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La passione di una donna e l'equilibrio della Natura. Un sentimento che dilania e sconvolge e una bellezza che placa e rasserena. Camelia, vittima prima di un marito egoista e meschino, e poi di un uomo bugiardo e gretto. Vittima silenziosa fino a che il suo amore profondo, il suo desiderio di dolcezza, la sua acuta sensibilità e le sue forti emozioni si rompono, si spezzano, si frantumano, diventano "pazzia". Di qui la solitudine in una clinica psichiatrica, alla mercé di dottori senza anima e senza conoscenza che vedono nella pratica barbara e disumana dell'elettroshock l'unico modo per curare un'anima che ha solo perso la sua via. Ma Camelia è un lago, è i suoi colori. Camelia è la Natura. Ispirato all'etericismo, corrente di pensiero ideata dall'autrice che individua la perfetta armonia solo nella completa sintesi e fusione dell'uomo con la Natura e con l'Universo tutto, il romanzo si caratterizza per uno stile personale e particolare che, in determinati momenti, vede l'assenza di virgole per invitare a lasciar liberi i pensieri e le emozioni seguendone i flussi secondo i propri e individuali moti e tempi.